“Come Berlino, ma meglio”, scrivono di Lipsia il New York Times e lo Spiegel.

Sono sempre di più, tra i tedeschi di qualsiasi provenienza ed anche tra gli stranieri, a pensare che Lipsia sia una delle città più green e vivibili in Germania.

Non è un caso che proprio qui, nel maggio 2007, i Ministri degli Stati membri dell’Unione Europea responsabili dello sviluppo urbano abbiano firmato la Carta per le Città sostenibili, che ha sancito l’avvio di una nuova stagione nelle politiche urbane comunitarie, che possiamo definire “della qualità e della sostenibilità urbana”. Di questa nuova stagione la Carta di Lipsia costituisce il documento più maturo e sintetico.

Il mezzo milione di abitanti non si nota, eppure la città non è nemmeno così provinciale come molti la credono: tanta cultura (inutile ripetere che è la città più importante per Bach, ma che ha visto anche Mendelssohn e Schumann – ma anche la città di una delle più antiche fiere in Germania e, last but not least, la città della “Wende”) musica di tutti i generi, tanto verde e una grande scelta di locali. Piuttosto internazionale anche grazie all’università, certo non regge il confronto con la vicina capitale Berlino in quanto a punti famosi o vitalità ma in compenso, appunto, è più vivibile! Da non scordare, oltre ai numerosi parchi che si estendono per tutta la città e permettono di passare ore e ore su piste ciclabili nella natura, anche la zona a sud della città, il Leipziger Neuseenland, dove negli ultimi anni sono sorti vari laghi balneabili negli ex siti estrattivi di lignite.

Lipsia sta conoscendo il suo momento d’oro. I trendsetter ne sono certi: la grande tribù giovane e creativa europea che ha ridisegnato la capitale tedesca trasloca. Dalla città del Muro alla capitale finanziaria della Sassonia, cuore dell’ex Germania Est. Un transfer veloce: da Berlino a Lipsia fanno un paio d’ore d’auto, un’ora con il treno ad Alta Velocità. E dall’Italia crescono anche i voli low cost diretti per l’aeroporto di Lipsia/Halle. Lipsia dove oggi artisti e imprese culturali stanno occupando i palazzi liberty e le ex fabbriche abbandonate fino a poco fa. L’Università fondata nel 1409 e frequentata tra gli altri da Goethe, Nietzsche e, nei nostri anni Ottanta, da Angela Merkel  accoglie da tutta Europa gli studenti che la sera sciamano nelle nuove strade dei locali.

Ovunque aprono locali e gallerie, un po’ come nella Londra degli anni Sessanta o nella Parigi del dopoguerra. Una città economica: nei palazzi dell’epoca del Kaiser e nei caseggiati della Ddr, tutti ristrutturati si acquista a 1.000 Euro al metro quadro, si affitta un appartamento a 300 Euro al mese. Per dormire, le soluzioni di charme con un ottimo rapporto qualità-prezzo non mancano, così come le occasioni.

L’epicentro della rivoluzione è il progetto Spinnerei- From Cotton to Culture, una cittadella dell’arte nata dal recupero di un complesso per la filatura del cotone. I suoi 30.000 metri quadri oggi ospitano gallerie d’arte, laboratori, caffè, negozi e residenze per giovani artisti di tutto il mondo. I residenti sono più di un centinaio, e in queste abitazioni-studio si fermano di solito circa tre mesi.  Da visitare in Augustusplatz il teatro dell’Opera, fondato dai cittadini di Lipsia nel 1693, anche se l’attuale edificio classico-socialista risale al 1960. D’alto livello il cartellone anche per la presenza dell’Orchestra dell’Opera, la Gewandhaus, tra le più famose della Germania e che vanta un direttore italiano, Riccardo Chailly.

Il piccolo centro storico, in gran parte pedonale, si può visitare prenotando tour a piedi o in bici in italiano, magari sulla Strada delle Note, percorso di 5 chilometri nei luoghi della musica. Seguendo dei piccoli simboli musicali stilizzati in acciaio incastonati nei marciapiedi ci si può spingere fino ai quartieri orientali, un tempo distretto dei libri e della musica, in gran parte distrutti nell’ultima guerra e ricostruiti. O si può puntare ai luoghi più noti della città vecchia, come la Marktpaltz, l’Alte Rathaus, la Nikolaikirche o la Thomaskirche, oppure ci si può semplicemente perdere fra palazzi in stile rinascimentale o tardo gotico, cortili, gallerie art déco con i migliori indirizzi per lo shopping.  Sono tanti i ristorantini, bar e locali con terrazze sulle piazze e sulle strade, sempre pieni di giovani dall’aperitivo alla notte.
Fuori dal centro, Südvorstadt è il quartiere del momento. La movida si concentra su Karl-Liebknecht-Strasse, piena di club di musica alternativa, negozi, gallerie e ristoranti.